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Idee e soluzioni per i parcheggi di Rancio

AmbientalMente Lecco vuole ringraziare i 124 residenti del quartiere di Rancio, per aver offerto lo spunto per riflettere sul disagio di molti altri residenti dei
quartieri pedemontani della nostra città. Del resto, crediamo che la co-progettazione con gli abitanti sia l’unica strada percorribile per rendere attuabili, in quanto condivise, le norme e le regole imposte da qualsiasi amministrazione pubblica.

Da parecchi anni abbiamo il problema del parcheggio in via Quarto a Rancio Alta. Con le nuove edificazioni e ristrutturazione del rione il problema si ripone
con una certa urgenza e attualità.
Dobbiamo cercare di eliminare l’afflusso di macchine di non residenti e “turisti” che salgono ai sentieri e alle falesie di arrampicata. Proponiamo di individuare parcheggi in prossimità; ipotizzare delle navette gratuite durante il week-end per i non residenti come quella appena realizzata mettendo a disposizione una
navetta gratuita dal centro per cittadini e turisti per raggiungere Erna, riducendo l’afflusso di auto in punti che altrimenti non possono che divenire
congestionati.

Nel quartiere si potrebbe poi incentivare il car pooling o valutare una rotazione per la sosta breve e a fasce orarie, per recuperare parcheggi per i residenti
nelle ore serali o non di punta.
Ma mentre discutiamo perché non pensare di creare lungo la via Quarto dei parcheggi gialli solo per residenti? Con qualche punto libero di interscambio
essendo la corsia ridotta. E seguendo l’indicazione dei residenti assegnare i parcheggi a chi ne ha realmente bisogno.
La vera proposta e punto di partenza riguarda però il dialogo con quel territorio, magari partendo da un questionario che ci restituisca davvero la
situazione reale di quell’area: quante macchine ci sono per famiglia? Che utilizzo ne viene fatto? Quali famiglie potrebbero essere potenzialmente
disponibili a condividere degli spostamenti?

Le prime auto dei residenti di Rancio sono sicuramente più di 124. Partiamo da qui, diamoci del tempo e degli spazi per incontrarci cerchiamo di risolvere il
disagio presente e disegniamo insieme l’abito che vogliamo far indossare alla nostra città.

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